TECNICHE GRAFICHE

Ricamo

Un dizionario lo definisce come: "L'arte di lavorare disegni ornamentali e in rilievo con fili di seta, lana, cotone, oro, argento, e altri materiali, su qualsiasi tessuto, pelle, carta, ecc., con un ago." Le origini di questa Arte che noi chiamiamo Ricamo si perdono nell'antichità, ma è noto che è esistita prima della pittura. Si considera che il cucito sia una delle prime realizzazioni umane. L'importanza del ricamo crebbe di pari passo con la cristianità, in Europa, e la decorazione dei grandi monasteri e conventi trasformò il ricamo quasi in una scienza. Le parole latine "Brustus" o "Aurobrus" erano utilizzate per indicare il lavoro ad ago. Da queste parole hanno origine il francese "broderie" e l'inglese "embroidery". I moderni macchinari da ricamo disponibli oggi sul mercato permettono di ottenere ricami di elevata qualità con tempi di lavorazione molto brevi. Il lavoro manuale ago e filo dell'uomo è stato in un qual modo sostituito dalla macchina, la quale però non è in grado di poter funzionare senza un proggetto di punciatura eseguito da un bravo ricamatore. Realizzare il ricamo del brand aziendale, sul proprio capo di abbigliamento, è il miglior modo possibile di valorizzarlo, dotando lo stesso di eleganza e pregio. Al contrario della stampa il ricamo ha dei costi e dei tempi di realizzazione più elevati, ma rimarrà inalterato nel tempo mantenendo i colori originali per tutta la vita del capo stesso. E' sconsigliato quindi personalizzare con il ricamo quei capi molto economici adatti invece ad una stampa serigrafica o transfer.

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Stampa Digitale

Stampa digitale è un termine per identificare un sistema di stampa dove la forma da stampare viene generata attraverso processi elettronici e impressa direttamente sul supporto da stampare. Il principale utilizzo di questa tipologia di macchine è quello di stampati d'alta qualità in basse tirature (anche 10 o 15 copie) quali cataloghi o partecipazioni oppure la realizzazione di stampati di prova. Spesso queste macchine sono in grado di stampare anche su supporti non cartacei quali PVC o plastica limitatamente alla capacità del supporto di passare attraverso i rulli della macchina. È importante ricordare che la stampa digitale realizzata con alcune macchine di alto livello ha ormai qualità praticamente identica alla stampa offset. Generalmente i quantitativi per i quali la stampa digitale è competitiva con la stampa offset può essere indicato indicativamente in 500 pz; evidentemente ci sono poi tantissime altre variabili quali il formato, i tempi ecc. La stampa digitale si realizza in tempi molto più brevi rispetto alla offset, non avendo bisogno di impianti o computer to plate.

 

Stampa Serigrafica

La serigrafia e' una tecnica di stampa molto antica, venne introdotta nel XVI secolo in Europa dall’ Estremo Oriente, specialmente dal Giappone, e fu dapprima usata per la stampa dei tessuti. Cominciamo ad esaminare l’etimologia della parola “serigrafia”.
Seri dal latino "sericum= seta", e grafia dal greco "graphos=scrittura", quindi serigrafia letteralmente significa scrittura della seta; inizialmente, infatti, per questo sistema di stampa veniva utilizzata una matrice di seta.
Le prime applicazioni grafiche sono dovute agli americani e agli inglesi che adottarono la serigrafia per la stampa su materiali solidi e preconfezionati.
Il primo brevetto della moderna serigrafia appartiene all’ inglese Samuel Simon e all’ americano John Pilsworth che nel 1907 e nel 1915 realizzarono un telaio con matrice ricavata fotograficamente. La prima macchina serigrafica fu costruita nel 1920 dall’ americano E. A. Owens. Da allora il sistema si diffuse rapidamente, per diverse ragioni la facilità di preparazione della matrice stampante e il suo costo relativamente basso, la possibilità di stampare su qualsiasi supporto (carta, tela, metalli, laminati, plastici
vetro, superfici sia lisce che ruvide...), l’ ampia gamma di inchiostri che possono essere usati indifferentemente, la possibilità di trasportare il telaio e di stampare manualmente su oggetti e strutture già montate (come le insegne di negozi o vetrine).
Tutto ciò rese l’ impiego della serigrafia conveniente, inoltre, nuovi materiali, come il nylon, il terital e altre fibre artificiali, utilizzati al posto o in alternativa della seta, lo rendono, oggi, un sistema in continuo sviluppo, soprattutto dal punto di vista qualitativo. La tecnica e' basata sull'impermeabilizzazione di alcune aree di un tessuto teso sopra un riquadro di metallo o legno attualmente ottenuta tramite l'utilizzo di appositi inchiostri fotosensibili conosciuti anche con il nome di emulsioni o "gelatine". L'inchiostro serigrafico viene passato sullo schermo di tessuto in poliestere o nylon con una particolare spatola in gomma ( detta RACLA) in modo che permei attraverso le aree di tessuto aperte sulla superficie sottostante lo schermo effettuando così la stampa.
Il sistema serigrafico si differenzia nettamente da quello tipografico (a rilievo), offset (in piano), rotocalco (ad incavo), nei quali l’ inchiostro si trasferisce direttamente o indirettamente dalla matrice al supporto.
Qui infatti la matrice è costituita da una maglia di tessuto: l’ inchiostro si trasferisce al supporto (carta o altro materiale che sia) attraverso i fori, se non preventivamente otturati.
La stampa serigrafica permette di personalizzare molto velocemente tantissimi oggetti ed abbigliamento promozionali come t-shirt, polo, felpe ecc. i costi base del telaio, degli inchiostri e della messa in opera vengono ammortizzati al meglio con un numero minimo di stampe che si aggira intorno a cento.

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Stampa Transfer

Con la definizione di Transfer printing si intende un procedimento, utilizzato nella produzione su larga scala, grazie al quale si applica un'immagine o un disegno su una superficie curva o comunque irregolare di un manufatto. Il campo di applicazione più comune del procedimento è quello della stampa su porcellana o altre ceramiche dure. Il procedimento di transfer printing è stato sviluppato in Inghilterra a metà del XVIII secolo anche se anticipazioni della tecnica furono messe a punto ed utilizzate dalla manifattura Ginori a Doccia un decennio prima. L'immagine viene dapprima incisa su una piastra di rame sulla quale vengono poi passati inchiostri (spesso mischiati con olio) di diverso colore. La piastra viene quindi riscaldata per permettere ai colori di penetrare più in profondità nelle incisioni. A questo punto il disegno viene impresso su una carta speciale. La carta viene chiamata con il nome di bat, fatto che ha dato al procedimento il nome alternativo di bat printing. La carta viene quindi messa sull'oggetto in ceramica, che ha già iniziato il processo di cottura ma non è ancora vetrinato, in modo che l'immagine si trasferisca sull'oggetto stesso; l'oggetto viene quindi smaltato e cotto nuovamente in modo da rendere l'immagine permanente

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Stampa Tampografica

L'ipotesi più accreditata sostiene che la nascita della tampografia sia dovuta all'esigenza di alcuni orologiai svizzeri, che nel secolo scorso ricercavano un metodo di stampa che consentisse di stampare con elevata precisione i quadranti degli orologi. Il metodo di stampa a tampone fu inizialmente limitato all'Europa, fino ai primi anni settanta, per poi essere diffuso in tutto il mondo, fino ad arrivare, oggi, a essere il sistema di stampa su oggetti più utilizzato.
Il procedimento di stampa utilizza tamponi flessibili in silicone per trasferire un film di inchiostro indelebile da una piastra incisa (cliché) direttamente sulle superfici di un oggetto, qualunque siano la sua forma e le sue dimensioni, e di qualsiasi materiale esso sia costruito.
Le superfici dell'oggetto possono, a loro volta, indifferentemente risultare sia piane che sferiche, convesse, concave, presentarsi con irregolarità anche accentuate, essere lisce o rugose.
In tampografia si parla genericamente di trasferimento di scritte o immagini con inchiostro indelebile ma, in effetti, tale trasferimento può essere effettuato anche con vernici, colle, polveri, eccL’utilizzo del laser nelle realtà industriale più diverse si sta diffondendo con una rapidità inaspettata.

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Stampa a Sublimazione

Alcune sostanze particolari, hanno la caratteristica di passare direttamente dallo stadio solido a quello gassoso. Questo processo per l'appunto si chiama sublimazione. Inchiostri speciali detti appunto sublimatici vengono stampati su della carta in grado di resistere ad alte temperature. La carta così preparata viene posizionata sul tessuto/oggetto e portata a temperatura prefissata intorno ai 195°C. A questa temperatura gli inchiostri si depositeranno sulla superficie dell’oggetto, nel caso di tessuti la composizione dovrà essere di poliestere, mentre gli oggetti dovranno essere ricoperti da una speciale vernice trasparente in grado di fissare gli inchiostri alla superficie.

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Marcatura a Laser

Laser è l'acronimo inglese di Light Amplification by the Stimulated Emission of Radiationovvero Amplificazione di Luce tramite Emissione Stimolata di Radiazione. L'utilizzo del laser nel campo promozionale e delle arti grafiche è di recente introduzione. La marcatura Laser degli oggetti consente oggi un' identificazione precisa e indelebile su tutti i tipi di supporto. Non avendo contatto con loggetto, questo tipo di tecnologia, non tiene conto della durezza dei pezzi. L’utilizzo del laser nelle realtà industriale più diverse si sta diffondendo con una rapidità inaspettata. Infatti è sempre maggiore la necessità di marcare con informazioni sempre più complesse i materiali ed i prodotti più differenti. Ovviamente tutto questo è stato reso possibile solo grazie agli sviluppi che sono stati realizzati nell’ultimo decennio nell’ambito della tecnologia laser. Si è arrivati alla progettazione ed alla commercializzazione di laser con diverse lunghezze d’onda che hanno reso praticamente “marcabile” qualsiasi tipo di materiale.
La proliferazione dei diversi tipi di laser è divenuta così intensa da rendere necessaria, per la scelta del modello adatto alle proprie esigenza, sia una approfondita conoscenza tecnica sia una notevole esperienza nel campo delle applicazioni.

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Incisoria

L'incisione deve la sua origine e la sua fortuna alla necessità dell'uomo di lasciare un segno permanente della suo passaggio, della sua storia, del suo essere.

La tecnica incisoria, molto usata in età preistorica, sia sulla pietra (incisioni rupestri) sia sulla ceramica (incisione a crudo e a secco), e in età classica, nella ceramica greca a figure nere, nella decorazione dei metalli (specchi greci ed etruschi) e parietale (graffiti di Pompei ed Ercolano), trovò largo impiego, attraverso il tempo e fino ai giorni nostri, nella decorazione di oggetti d'arte e nell'architettura applicata ai materiali più disparati e spesso associata ad altre tecniche.

A fianco di queste generiche applicazioni decorative ha assunto un'importanza predominante, dal Rinascimento a oggi, l'applicazione dell'incisione alla preparazione di matrici per la stampa, targhe, trofei, premiazioni ecc.

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